Un fermento generale ed una particolare atmosfera caratterizza i quindici giorni prima dell’evento in tutti i paesi dell’entroterra salentino che “fanno” le tavole di San Giuseppe.
Giurdignano (paese a quattro km da Otranto al quale si attribuisce il primato della più antica tradizione), Casamassella, Uggiano, Minervino e San Cassiano.
Nelle case dei devoti, tutti si riuniscono e aiutano il padrone di casa nella preparazione delle pietanze: le case diventano vere e proprie “fabbriche”, tutti uniti e con ognuno il proprio compito;
Ogni giorno tanto lavoro da fare: si puliscono e si lessano i lamapscioni, si impastano i vermiceddhri o la massa che poi sarà messa ad essiccare, si lessano i ceci e i cavoli, si friggono e si mielano le cartellate.
Il tutto in un’ atmosfera surreale e caratteristica, tra una preghiera e un ‘altra e con il chiaccherio generale delle tante mani laboriose.
Le tavole vengono allestite in abitazioni private per una grazia ricevuta o per chiederne una nuova o per la più pura devozione nei confronti di San Giuseppe e si consumano la mattina del 19 Marzo. Vedono la partecipazione di un minimo di tre persone (la Sacra Famiglia), fino ad un massimo di tredici commensali (i Santi), in ogni caso sempre un numero dispari.
Il 19 marzo i Santi si riuniscono intorno a questa bellissima tavola imbandita, con San Giuseppe seduto a capotavola ed ha cosi inizio il rito.
Ogni pietanza consumata è preceduta da una preghiera dedicata al santo.
La consumazione comincia quando San Giuseppe, seduto a capotavola, batte il suo bastone ricoperto di fiori bianchi, scandendo così il tempo diella degustazione tra una portata e l’altra.
Su ogni tavola infine è immancabile il pane a forma di ciambella con incisi i tipici segni religiosi, come la croce, seguono poi gli aranci, e i finocchi crudi, e lo stoccafisso in umido è sempre stato il cibo delle grandi occasioni.
E’ insomma il cibo più buono da preparare in grosse quantità per sfamare i Santi e non solo!
Difatti la sera prima del 19 Marzo tutte le case in cui sono presenti le Tavole aprono le porte a tanti visitatori sia locali che stranieri, tutti ma proprio tutti possono visitarle e respirare il folclore e perchè no, assaggiare anche le pietanze messe a disposizione su altarini profumati di gigli e narcisi.
Sono diverse le associazioni e le attività ricettive che organizzano dei veri e propri tour per entrare nel vivo di questa antica tradizione popolare!
Se vi capita quindi di visitare il Salento in questo periodo dell’anno, non esitate a contattarci! Villa Altomare offre ai propri clienti sistemazioni in appartamenti in affitto non solo estivo!
Il sito utilizza cookies, anche di terze parti. Cliccando su ACCETTA, acconsenti all’uso dei cookies. Per negare il consenso, clicca RIFIUTA. — Policy privacy – Informativa cookies